Il cantastorie Sébastien Japrisot

Sébastien Japrisot – pseudonimo anagrammatico di Jean-Baptiste Rossi – nasce a Marsiglia nel 1931. È un caso: la famiglia di origini italiane sogna l’America, ma non ha abbastanza soldi per affrontare il viaggio. Si ferma così a metà: in Francia. Ha solo sei anni quando il padre lo abbandona. In soccorso arriva il nonno, che gli fa scoprire il suo primo grande amore: IL CINEMA.

«Voglio fare il cantastorie!» dice il piccolo Jean-Baptiste. L’amore per le storie scritte su pellicola o su carta lo accompagnerà per tutta la vita. Alice nel Paese delle Meraviglie è il primo libro che legge. «Quando ho un blocco nella scrittura, torno sempre da lei, da Alice».

A soli 17 anni scrive La cattiva strada. Un romanzo sugli ideali e sulla passione. Su ciò che siamo, quello in cui crediamo e quanto in là possiamo spingerci per le persone che amiamo. Fun fact, ovvero la storia nella storia: per pubblicare La cattiva strada, Japrisot ha bisogno di qualcuno che ritrascriva il manoscritto, per poi mandarlo ai vari editori. Lo farà una giovane ragazza, Germaine Huart. Sì, l’avete già capito. I due si innamorano e si sposano.

Da quel momento in poi, Jean-Baptiste Rossi diventa Sébastien Japrisot. E vive molte vite: scrive noir di successo, diventa sceneggiatore, traduce dall’inglese (è sua la prima traduzione in francese de Il giovane Holden, L’Attrape-Coeurs). In Propizio è avere ove recarsi, Emmanuel Carrère lo ricorda così: «Quando Japrisot consegnava un libro all’editore non si poteva cambiare una virgola – nei suoi libri le virgole, sia detto per inciso, sono distribuite in maniera strabiliante».

Ora è vostro. È arrivato il momento di scoprire l’autore di cui (ancora) non avete sentito parlare.

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